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Paternitysafe

Test di Paternità Prenatale Non Invasivo

Fino a poco tempo fa, l’unico modo per verificare la paternità durante la gravidanza consisteva nel raccogliere liquido amniotico attraverso un lungo ago, quindi una procedura “invasiva” che presenta rischi per il bambino. Con “non-invasiva” si intende una procedura in cui non è necessario introdursi nell’ambiente sicuro del bambino.

È un avanzato test di paternità prenatale non invasivo.

Il modo più sicuro per determinare la paternità in epoca prenatale. Il test consente di profilare il DNA del bambino attraverso l’analisi del DNA fetale trovato nel sangue della madre e successivamente di confrontarlo con quello del presunto padre.

Come si effettua

Attraverso l’analisi del DNA fetale trovato nel sangue della madre.

Istruzioni per la preparazione

Non è necessaria alcuna preparazione specifica.

Per chi è indicato

In tutti quei casi in cui è necessario stabilire la paternità prenatale del bambino tramite l’analisi del DNA.

I passaggi

Richiesta del kit di prelievo

Richiesta del kit di prelievo


PATERNITYSAFE™

Compilazione dei moduli

Compilazione dei moduli

Raccolta del campione di DNA

Raccolta del campione di DNA


Con un semplice prelievo di sangue (madre) e un tampone buccale (presunto padre)

Spedizione del campione al laboratorio

Spedizione del campione al laboratorio


Servizio gratuito

Ricezione del risultato

Ricezione del risultato

Caratteristiche

Avanzato

Avanzato
Tecniche di sequenziamento innovative (NGS) e sofisticate analisi bionformatiche

Non-invasivo

Non-invasivo
Raccolta non invasiva dei campioni

Rapido

Rapido
Refertazione rapida: circa 15 giorni lavorativi

Accurato

Accurato
Sensibilità e specificità superiori al >99%

Italia

Italia
Test eseguito in Italia

Esperienza

Esperienza
20 anni di esperienza in genetica e biologia molecolare

Specialisti

Specialisti
Team di genetisti

TECNOLOGIA

Durante il periodo gestazionale nel sangue materno circolano frammenti di DNA del feto. Il DNA fetale è formato da piccoli frammenti di DNA (~145/200 bp) presenti nel plasma in percentuali variabili a seconda del periodo gestazionale ed è rilevabile dalla 5° settimana di gravidanza; la sua concentrazione aumenta nelle settimane successive e dalla 9°-10° settimana è possibile eseguire il test garantendo elevata specificità e sensibilità.

Il test viene eseguito mediante il prelievo di un campione ematico della madre con un età gestazionale di almeno 9 settimane. Tramite un’analisi complessa di laboratorio, il DNA fetale libero circolante è isolato dalla componente plasmatica del sangue materno. Successivamente il DNA fetale viene sequenziato usando tecniche di Next Generation Sequencing (NGS) e confrontato con quello del presunto padre, il cui DNA viene raccolto usando un semplice tampone buccale.

Il profilo genetico del bambino è formato da metà profilo genetico della madre e metà del padre. Tutte le caratteristiche genetiche del figlio che non sono presenti nella madre devono essere state obbligatoriamente ereditate dal padre biologico. Se il padre presunto possiede nel suo profilo genetico queste caratteristiche risulta essere il padre biologico (attribuzione di paternità). Se al contrario, il padre presunto non possiede queste caratteristiche genetiche, egli viene escluso come padre biologico (esclusione di paternità).

Alla fine del processo viene rilasciato un referto che indica se l’uomo che ha effettuato il test è o non è il padre biologico.

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